GROTTAMMARE ALTA
MA NON TROPPO!
Un paese, un borgo, una piccola perla accarezzata dall'Adriatico.
Grottammare
Alta è un piccolo comune della provincia di Ascoli Piceno, conta poco
più di 15.000 abitanti e il centro storico risalente agli anni mille, è
racchiuso in un cuore di pietra; una pietra calda che nel nodo
inscindibile di vicoli e scale lascia dopo ogni arco, agli occhi la
voglia e lo spazio di guardare.
E' situato a pochissime centinaia
di metri sul mare e la sua estensione arriva fino alle spiagge sabbiose, ma è qui, dall'alto, che si gode di tutto; ci siamo
fatti una passeggiata incuriositi da un borgo così vicino al mare e così
poco alto dal mare.... una distanza che non ti toglie il piacere di
andare in spiaggia, ma neanche, viceversa, quello di respirare aria diversa qualche metro più
in su.
Subito dopo la balconata, che ci siamo trovati sulla destra, proprio sulla piazza ci siamo fermati a prendere un caffè qui...
"Mon Fleurie" recita l'insegna aggrappata come la storia alle mura che lo circondano: un ingresso disegnato tra due battenti in legno aperti e vasi di fiori colorati a decorarlo.
Un bar si direbbe, ma non lo è.
Uun bistrot, ma non solo, una libreria, una vinoteca... vini
ricercati e prodotti legati al territorio, a cornice di esposizioni
artistiche che strappano l'attenzione.
La
ragazza che ci accoglie si chiama Letizia, (spero di non sbagliare) e
rispecchia in tutto la solarità dello spazio che si è ricercatamente
creata. Con piacevolezza ci spiega le opere esposte e come si possa vivere in armonia con
un posto, che sembra fuoriuscire da un film francese girato in provenza.
Nel mentre, siamo sempre a Grottammare Alta e beviamo un caffè
buonissimo.
Prima di andare via prendo un bigliettino e
lo metto da parte, naturalmente vi consiglio di venirci se siete da queste parti.

Mon Fleurie BAR A VINO
monfleuriebar@gmail.com
Abbiamo proseguito il giro, dopo il caffè, imbattendoci in un insegna come questa:
ci
siamo affacciati all'interno del locale per vedere dove portasse una
scaletta in pietra, che scendendo, finiva su di una parete di bottiglie.
Siamo
stati fermati da una voce femminile all'esterno che ci comunicava che
il locale era ancora chiuso, e che avrebbe riaperto Giovedì 18
Aprile.... "che sfiga" abbiamo pensato.
Invece
anche no... perchè alla porta ci è venuto a prendere Peppe, uno dei due
soci del locale: un uomo classe '56 la cui energia raggiunge tutto
quello che lo circonda! Ci ha fatto entrare, ci ha dedicato tempo
prezioso incarnando il vero oste modello, ci ha fatto scoprire un locale
meraviglioso che avrà 35 posti a sedere e una terrazza sul mare da
togliere il fiato e che, non copre mai, nemmeno d'inverno: dice che
quando è la fuori, lui, le stelle, la luna e il mare... li deve vedere!
Si è parlato di tutto, dalla qualità dei prodotti che devono essere alla portata di chiunque
per poter essere apprezzata, fino agli equilibri naturali di un pianeta
consumato, ma mi è rimasta in mente una frase con cui parlava di vino:
"quando un prodotto arriva ad essere commerciale, ha perso l'anima".
Questa
sua "Osteria" era in antichità un forno che produceva pane,
ristrutturandolo dalle mura è fuoriuscita una pietra che indicava la
nascita e che recita tutt'ora "M481", millequattrocentottantuno: questo
fu il predestinato nome che quel posto ha mantenuto.
Da
uno sguardo veloce e informale al menù, scopro che i piatti serviti
sono semplici e prodotti artigianalmente con, dichiarata, infinita cura
nella qualità.
Peccato non poter
degustare nulla.... ci torneremo dall'amico Peppe, per l'estate sarà
attivo anche un b&b nei piani superiori, noi per ora siamo onorati
di averlo conosciuto qui, a Gottammare Alta... ma non troppo.








Nessun commento:
Posta un commento
mumble mumble