NON TASTO... TASTE!!
Taste Roma 2013: una delle più grandi operazioni commerciali di sempre, ma che comunque, al suo interno, racchiude il top della gastronomia mediatica.
Non è polemica quella che metto in questo inciso di partenza, ma vorrei
un pò sfatare questo mito delle eccellenze conclamate, specialmente
quando, queste, hanno una cassa di risonanza che vibra forte a suon di
milioni.
Main sponsor: http://www.tasteofroma.it/sponsor_elenco.asp?id_cat=1
Da sognatore, vi lascio e mi lascio, un piccolo posto nel cuore dove sono sicuro ci sia nel mondo un cuoco migliore, ma meno conosciuto, di Heinz Beck. Detto questo, lui è un'autorità indiscussa e noi possiamo benissimo valorizzare e analizzare questo mondo di eccellenze "conosciute".
Roma, Auditorium Parco della Musica, il tempio del silenzio, migliore non poteva essere come arena di una manifestazione dove, per disciplina, si tiene la bocca chiusa...
Costi per la partecipazione legati alle attrattive messe a disposizione e comunque, alla portata delle tasche di chiunque, dai curiosi, ai più o meno professionisti del settore; corsi, degustazioni, cooking show e tanta, tanta ristorazione, il tutto con prezzi d'ingresso che vanno dallo standard di 16 euro al Premium di 55.
La differenza c'è, ma è legata ad una ben proporzionata offerta di servizi all'interno, per maggiori informazioni cliccate qui http://www.tasteofroma.it/biglietti.asp.
Simpatica l'iniziativa di tramutare, attraverso una card, gli euro da spendere per accedere alle degustazioni, in sesterzi, con cambio 1:1.
Un esempio?? Spaghetti cacio e pepe con gambero bianco marinato al lime,
proposto da "La Pergola", 5 sesterzi alias 5 euro; oppure, parmigiana
di pesce bandiera alle quattre salse (basilico, pomodoro, capperi e
acciuga), proposto da "Acquolina Hostaria", 4 sesterzi alias 4 euro.
Come sono?? Mangiateli...!!
Se devo darvi un consiglio però, passate per L'Arcangelo, lo storione bianco con ratafia, fiori di
curcuma e pane di Alessandria, non ha prezzo, ma vale tutti i suoi 6 sesterzi;
curiosità: il pane di Alessandria, acqua e farina di farro, è una leccornia panificata da Matteo Piras, uno che la farina se la fa da solo!! Questa e altre specialità, potete mangiarle tutti i giorni alla Boulangerie MP, un luogo nuovo e innovativo che si trova in Corso Rinascimento ( a Roma ovviamente!!).
Dunque prezzi accessibilissimi che permettono, davvero a chiunque, di assaggiare piatti d'alta scuola; qui, al Taste of Rome, i più rinomati ristoranti di Roma aprono le porte delle proprie cucine.
Se, in materia di ristorazione, troviamo l'intero panorama esclusivistico dello urban romano, sulla gastronomia in generale invece vi sono stand da tutto lo stivale, dai salumi piuttosto che i formaggi o l'immancabile olio d'oliva, che oggi, va tanto di moda chiamare "evo"; per pigrizia forse.
Inutile dire che il vino è il grande cooprotagonista dello spettacolo; partner esclusivo: l'enoteca Trimani, una delle più antiche e fornite di Roma.
Non
è a uno dei sui corner Wine Bar, però, che ho bevuto, ma da bravo boy
scout mancato, ho cercato gli stand dei produttori diretti; ovviamente
laziale e nel caso specifico di Lanuvio. Ho assaggiato un bianco
meraviglioso, uno chardonnay. Il nome della cantina, La Luna del casale,
era accattivante,
la coltura bio dei prodotti, una sperata garanzia; il vino, esplosivo
al naso e coerente al palato: davvero eccezionale. Due calici bevuti,
una
bottiglia comprata, quattro risate con Enrica (la proprietaria) e me ne
vado
con la promessa di andare presto a trovarla in cantina.
Detto così, sembra brutto, ma è li che fanno il vino e a me, il vino, piace.
L'andare del tempo, crea un afflusso infinito di persone che assaltano, curiose ed affamate, gli stand-ristorante con ticket o card sesterziana alla mano, i profumi delle cucine e le meraviglie che ne escono, su materiale completamente biodegradabile, li incitano ancora di più.
Eserciti di lupi attenti, avidi di sapori dalle aspettative lunari, fanno file scambiandosi ingegnosi pareri che, per imposizione di competenze conseguite o inventate, non sono mai concordi!!
I migliori, da osservare, sono i "puri": quelli che non azzardano ne pretese ne commenti sovrastrutturati, quelli che a Roma si dice che "magnano".
Loro si che se la godono!! Spogli da ogni maschera di eccellenza, semplicemente assaggiano, mangiano accoratamente e umilmente chiedono... ingredienti, ricette, segreti.
La cucina stessa è un segreto affascinante.
L'interazione, naturale, chimico-fisica degli elementi, la combinazione misurata dei sapori che sprigionano, i profumi che cambiano... come fa a non essere affascinante la cucina!?!
Come fa a non incazzarsi Noemi??!!
Mentre scrivo la osservo da mezzora, avrà servito duecento persone, giapponesi, cinesi, americani, romani... ognuno nella piena delle rispettive tradizioni, ognuno con un numeretto legato all'ordinazione, ognuno destinatario di un sorriso disarmante. La cosa strafica, è che nessuno di quei sorrisi è stato, credo, finto; le piacerà il suo lavoro, di questi tempi è una buona peculiarità.
Heinz Beck mi ha istruito su come cucinare un ottimo spaghetto con le
vongole, Tosca mi ha divertito nel preparare delle tagliatelle fatte a mano,
tra poco, Bonci mi aspetta per i suoi segreti sulla panificazione.
Main sponsor: http://www.tasteofroma.it/sponsor_elenco.asp?id_cat=1
Da sognatore, vi lascio e mi lascio, un piccolo posto nel cuore dove sono sicuro ci sia nel mondo un cuoco migliore, ma meno conosciuto, di Heinz Beck. Detto questo, lui è un'autorità indiscussa e noi possiamo benissimo valorizzare e analizzare questo mondo di eccellenze "conosciute".
Roma, Auditorium Parco della Musica, il tempio del silenzio, migliore non poteva essere come arena di una manifestazione dove, per disciplina, si tiene la bocca chiusa...
Costi per la partecipazione legati alle attrattive messe a disposizione e comunque, alla portata delle tasche di chiunque, dai curiosi, ai più o meno professionisti del settore; corsi, degustazioni, cooking show e tanta, tanta ristorazione, il tutto con prezzi d'ingresso che vanno dallo standard di 16 euro al Premium di 55.
La differenza c'è, ma è legata ad una ben proporzionata offerta di servizi all'interno, per maggiori informazioni cliccate qui http://www.tasteofroma.it/biglietti.asp.
Simpatica l'iniziativa di tramutare, attraverso una card, gli euro da spendere per accedere alle degustazioni, in sesterzi, con cambio 1:1.
Un esempio?? Spaghetti cacio e pepe con gambero bianco marinato al lime,
proposto da "La Pergola", 5 sesterzi alias 5 euro; oppure, parmigiana
di pesce bandiera alle quattre salse (basilico, pomodoro, capperi e
acciuga), proposto da "Acquolina Hostaria", 4 sesterzi alias 4 euro.Come sono?? Mangiateli...!!
Se devo darvi un consiglio però, passate per L'Arcangelo, lo storione bianco con ratafia, fiori di
curcuma e pane di Alessandria, non ha prezzo, ma vale tutti i suoi 6 sesterzi;
curiosità: il pane di Alessandria, acqua e farina di farro, è una leccornia panificata da Matteo Piras, uno che la farina se la fa da solo!! Questa e altre specialità, potete mangiarle tutti i giorni alla Boulangerie MP, un luogo nuovo e innovativo che si trova in Corso Rinascimento ( a Roma ovviamente!!).
Dunque prezzi accessibilissimi che permettono, davvero a chiunque, di assaggiare piatti d'alta scuola; qui, al Taste of Rome, i più rinomati ristoranti di Roma aprono le porte delle proprie cucine.
Se, in materia di ristorazione, troviamo l'intero panorama esclusivistico dello urban romano, sulla gastronomia in generale invece vi sono stand da tutto lo stivale, dai salumi piuttosto che i formaggi o l'immancabile olio d'oliva, che oggi, va tanto di moda chiamare "evo"; per pigrizia forse.
Inutile dire che il vino è il grande cooprotagonista dello spettacolo; partner esclusivo: l'enoteca Trimani, una delle più antiche e fornite di Roma.
Non
è a uno dei sui corner Wine Bar, però, che ho bevuto, ma da bravo boy
scout mancato, ho cercato gli stand dei produttori diretti; ovviamente
laziale e nel caso specifico di Lanuvio. Ho assaggiato un bianco
meraviglioso, uno chardonnay. Il nome della cantina, La Luna del casale,
era accattivante,
la coltura bio dei prodotti, una sperata garanzia; il vino, esplosivo
al naso e coerente al palato: davvero eccezionale. Due calici bevuti,
una
bottiglia comprata, quattro risate con Enrica (la proprietaria) e me ne
vado
con la promessa di andare presto a trovarla in cantina.Detto così, sembra brutto, ma è li che fanno il vino e a me, il vino, piace.
L'andare del tempo, crea un afflusso infinito di persone che assaltano, curiose ed affamate, gli stand-ristorante con ticket o card sesterziana alla mano, i profumi delle cucine e le meraviglie che ne escono, su materiale completamente biodegradabile, li incitano ancora di più.
Eserciti di lupi attenti, avidi di sapori dalle aspettative lunari, fanno file scambiandosi ingegnosi pareri che, per imposizione di competenze conseguite o inventate, non sono mai concordi!!
I migliori, da osservare, sono i "puri": quelli che non azzardano ne pretese ne commenti sovrastrutturati, quelli che a Roma si dice che "magnano".
Loro si che se la godono!! Spogli da ogni maschera di eccellenza, semplicemente assaggiano, mangiano accoratamente e umilmente chiedono... ingredienti, ricette, segreti.
La cucina stessa è un segreto affascinante.
L'interazione, naturale, chimico-fisica degli elementi, la combinazione misurata dei sapori che sprigionano, i profumi che cambiano... come fa a non essere affascinante la cucina!?!
Come fa a non incazzarsi Noemi??!!
Mentre scrivo la osservo da mezzora, avrà servito duecento persone, giapponesi, cinesi, americani, romani... ognuno nella piena delle rispettive tradizioni, ognuno con un numeretto legato all'ordinazione, ognuno destinatario di un sorriso disarmante. La cosa strafica, è che nessuno di quei sorrisi è stato, credo, finto; le piacerà il suo lavoro, di questi tempi è una buona peculiarità.
Heinz Beck mi ha istruito su come cucinare un ottimo spaghetto con le
vongole, Tosca mi ha divertito nel preparare delle tagliatelle fatte a mano,
tra poco, Bonci mi aspetta per i suoi segreti sulla panificazione.
Ops..... Doveva avere un neo questa serata.... Bonci ha dato buca!
Delusione
a parte, ho preparato magistralmente e sotto osservazione speciale di
due grandi cheff, un piatto di gnocchetti trafilati al bronzo, su
gaspacho di verdure, con tartare di pesce San Pietro.
Ho sempre pensato sia uno strano nome per un pesce!!
Delusione
a parte, ho preparato magistralmente e sotto osservazione speciale di
due grandi cheff, un piatto di gnocchetti trafilati al bronzo, su
gaspacho di verdure, con tartare di pesce San Pietro.Ho sempre pensato sia uno strano nome per un pesce!!
Comunque mi sono divertito.
Beh, tutto sommato, questo Taste mi è piaciuto!
Ultimo
giorno utile: Domenica 29; poi se ne riparla l'anno prossimo...
Spazzando via le ultime nebbie di polemiche iniziali, io, fossi in voi,
mi ci precipiterei!!
PER BACCO CHE LOCALE!
"Per non essere gli straziati martiri del Tempo,
ubriacatevi senza posa! Di vino, di poesia o di virtù: come vi pare."
Charles Baudelaire, Lo spleen di Parigi,
1855/64 (postumo 1869)
pagina fb PERBACCO srl
PERBACCO.... CHE SERATA!!
Quando meno te l'aspetti, in un locale della periferia est di Roma, ti imbatti in una jazz session da brividi...
Quando meno te l'aspetti si... ma quelli di Perbacco, se l'aspettavano!
Musica,
vino, cibo eccellente, prenotazioni oltre misura... e quindi, nel
gustare delle bollicine dal perlage ipnotico, mi ritrovo a scrivire in
un angolo di bancone mentre il locale esplode.
Mi piace pensare
che negli angoli silenziosi di una metropoli come Roma, ci siano realtà
come questa che facciano rumore, un rumore buono; troppa inflazione
nell'utilizzo dell'insegna "Enoteca"... e quando ti accorgi che non solo
ne trovi una vera, ma che oltre i scaffali di etichette ricercate trovi
anche una buona cucina e del jazz... sorridi, bevi, ascolti e sorridi.











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