Cara ricetta…. con me non attacca!!






Viviamo un’epoca in cui i format culinari invadono qualsiasi canale televisivo, dove la cucina è entrata di diritto in tutte le case non più soltanto come tradizione, ma come stimolo fantasioso necessario a coccolarsi e coccolare. C’è chi vuole assaggiare cose nuove e fantasiose e chi, invece, mira alla soddisfazione personale di crearne con le proprie mani.
Proprio dopo la mani che ammassano il pane, l’immagine più frequente che ci viene in mente, quando si parla di cucina, è lo “spadellamento”!!
Quante volte abbiamo sognato di far roteare i nostri spaghetti in padella facendoli saltare con un solo gesto??!! Non parliamo di frittate poi… ho visto addirittura una video puntata interattiva di Peppa Pig su questo!!
Guardate qui, rimarrete scioccati... https://www.youtube.com/watch?v=xo3PMiO6eEY
Se non si dispone di cucine altamente professionali, in casa abbiamo tutti, o quasi, le nostre bellissime padelle dal rivestimento in teflon, negli ultimi anni però ha avuto la propria ribalta la ceramica; bianca, elegante, funzionale.
Vediamo che differenza c’è tra la candida ceramica e il suo alter ego scuro: il teflon.
Possiamo cominciare col dire che, in cottura, le cose fondamentali da ottenere sono la resistenza del materiale, l’omogenea diffusione del calore e infine, ovviamente, il livello di antiaderenza: in tutto questo, sembra che le padelle in ceramica sopportino meglio gli effetti del tempo.
Spesso le pentole antiaderenti in teflon offrono ottime prestazioni quando sono nuove, poi, a seconda della qualità, ma non sempre, hanno una durata più o meno ristretta nel tempo e noi, a stretto giro, cominciamo a vedere il nostro cibo attaccarsi al fondo!!
Il rivestimento comincia a saltare e noi dobbiamo cambiare padella.
Curiosità: molto più spesso si sente parlare di tossicità del Teflon; non ci sono moltissime notizie al riguardo (ovviamente), ma sembra che qualcosa di vero sotto sotto ci sia... questo si può dire perchè la tossina con cui oggi viene prodotto il Teflon, è stata bandita dalle autorità, che ne impediscono l'utilizzo a partire dal 2015. Colossi produttivi, nonostante dichiarino il contrario patteggiando milioni di dollari su danni ambientali, hanno accettato la richiesta. Quindi...
Detto questo, con le padelle in ceramica, il problema non si pone da nessun punto di vista; il materiale utilizzato per il rivestimento è sicuro, resistente e garantisce un buon effetto antiaderente, catalogando i prodotti così concepiti come un acquisto che dura nel tempo.
Le accortezze da mettere in atto, quando ne acquistate una, sono le stesse: è importante che abbiano un fondo sufficientemente pesante perchè questo gli permetterà di distribuire meglio il calore; il manico non deve pesare più della padella e se di metallo poi, potrebbe causarvi delle inaspettate scottature; è importante che sia maneggevole (provate la comodità dell’impugnatura direttamente sul posto) ed infine, ma cosa forse più importante, fate attenzione che si possa lavare in lavastoviglie e a quali modalità di cottura è adatta (elettrica, gas, forno, induzione).
Prima di parlare di manutenzione, cosa semplice, va detto che la ceramica resiste a temperature più alte del teflon, quest’ultimo non deve essere riscaldato oltre i 260°C, mentre la ceramica arriva fino ai 400°C… quindi, se dovete fare un regalo a qualcuno che si dimentica spesso la padella sul fuoco, voi compresi, fategliela di ceramica!!!
Manutenzione: credo sia ovvio che, anche per la ceramica, non sia indicato utilizzare sia in cottura che in pulitura, utensili abrasivi come pagliette o spazzole troppo dure, come d'altronde è altrettanto ovviamente evitabile tagliare i cibi direttamente all’interno della pentola.
Sappiamo che la ceramica diventa fragile alle alte temperature, quindi seppur sopportandole meglio, è consigliabile non lasciarla troppo sul fuoco senza nulla all’interno e, a fine cottura, è sempre meglio lasciarla raffreddare un pochino prima di metterla direttamente sotto il getto dell’acqua.
Prima di usarla, per la prima volta, lavatela con acqua tiepida e pochissimo detersivo, asciugatela bene e stendete un velo d’olio su fondo; ripetetela questa operazione ogni tanto, manterrà il materiale sempre al top.
Beh…. se non immaginavate che fosse così difficile comprare o scegliere una padella bianca latte, ora lo sapete!!
E non dimenticatevi di fare attenzione, a controllare in etichetta, se c’è il simbolo che ne consente il lavaggio in lavastoviglie!!
Curiosità: una pentola antiaderente garantisce una cottura più salutare, in quanto, grazie al rivestimento, limita l’utilizzo di grassi come olio e burro.
Nota dolente, ma vincente comunque alla lunga, sono i costi; al loro esordio avevano prezzi non proprio avvicinabili da tutti, oggi, pur rimanendo più care delle colleghe in teflon, possiamo trovare padelle in ceramica con costi che vanno dai 10 ai 30 euro.
Tutt’altro che belle e impossibili…. piuttosto belle e accessibili!



Spadellate gente.... spadellate!!
Per ovviare al teflon, se volete, ci sono un sacco di alternative, ho trovato un articolo carino su di un sito interessante che seguo spesso, ve lo linko: http://www.greenme.it/mangiare/cucina/8569-teflon-alternative-padelle

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